Differenze con il passato web 1.0

Questo strumento del web 2.0 ha preso il posto dei vecchi sistemi di e-mailing per informare gli utenti sulle novità, come le newsletter, portando innumerevoli vantaggi. Gli utenti che ne usufruiscono hanno la possibilità di avere tutti gli aggiornamenti in tempo reale senza dover visitare il sito principale, non c’è più pericolo di trovarsi la casella postale invasa da e-mail e c’è molta più sicurezza per quanto riguarda la privacy. Dal lato degli amministratori dei siti, si eliminano i sistemi complessi di mailing per dar spazio ad un semplice sistema in tecnologia RSS.

RSS 1.0 e 2.0: due versioni a confronto

Per creare un feed RSS abbiamo a disposizione varie versioni ma solo le ultime due, molto diverse fra di loro, entrambe standard e non deprecate.

La versione RSS 1.0, che si differisce dall’altra versione anche dal significato dell’acronimo (RDF Site Summary), si basa su una struttura RDF modulare e complessa, poco intuitiva ma estremamente espandibile grazie all’aggiunta di moduli esterni, oltre ai pochi riconosciuti dallo standard. Un modulo permette di inserire altri tag oltre a quelli supportati dalla versione base, arricchendo il lessico. In più è possibile creare un proprio namespace aggiungendo dei nuovi tag personalizzati, dando la possibilità di creare la struttura di una pagina completamente personalizzabile. I programmatori, che devono creare un file RSS per un sistema proprietario come mezzo per lo scambio di informazioni, dove la struttura è già definita, preferiscono utilizzare la versione 1.0 per la possibilità di creare un proprio namespace.

La versione RSS 2.0 ha una sintassi più elastica ed è molto più semplice, il namespace base è molto più ricco di quello della versione precedente e non è necessario utilizzare moduli esterni; anche qui è possibile creare un proprio namespace. Questi punti chiave hanno portato la nuova versione ad avere un successo maggiore della precedente. L’RSS 2.0 è diventato il formato per eccellenza per pubblicare contenuti multimediali dalla creazione del modulo MediaRSS da parte di Yahoo e, successivamente, da quello per la gestione del podcasting ideato dalla iTunes. In conclusione, per sfruttare al meglio la piattaforma di blogger, per la redistribuzione di news, pubblicazione di articoli ed il trattamento di contenuti multimediali, la scelta ricade sulla versione 2.0.

Evoluzione dell’RSS: ATOM

Tecnologie per il rilascio dei feed in formato XML

Si sta diffondendo come nuova tecnologia di syndication quella che va sotto il nome di ATOM; è considerato il successore dell’RSS ed è giunto alla versione 1.0. Ciò che ha favorito un veloce sviluppo di ATOM, rispetto RSS 2.0, è che RSS è coperto dal Copyright, dal 2002 appartenenti all’Università di Harvard, quindi non è possibile modificare il core ma solo aggiungere moduli esterni. ATOM invece è una tecnologia aperta, quindi espandibile, ed è favorita da una elevata community. In più in ATOM, essendo giovane, si è potuto porre rimedio a degli errori concettuali presenti in RSS con l’introduzione di nuovi tag e, quindi, permettendo una migliore gestione dei contenuti: ad esempio in RSS è presente per gli elementi <item>, che rappresentano un contenuto, il tag <description> creato per un breve riassunto descrittivo, questo è usato impropriamente per contenere l’intero testo dell’articolo ed anche immagini, video o suoni; per porre rimedio a questa cattivo uso del tag, in ATOM sono stati introdotti i tag <summary>, per una breve descrizione, e <content> per l’intero articolo. ATOM ha introdotto anche il concetto di dato per specificare quali contenuti sono possibili inserire in un determinato tag.

Oggi al fianco dei feed RSS è possibile cominciare a trovare anche i feed ATOM, quindi è possibile notale un’apertura verso questa nuova tecnologia.