Gli anni ’80, con l’invenzione dei microcomputer portarono altre migliorie nel campo della tecnologia musicale. Con un elaboratore elettronico diventava possibile campionare i suoni e riprodurli in sequenza, cioè riprodurre le stesse operazioni che prima necessitavano di un sequencer per essere eseguite.

Fu in questo periodo che si affermarono generi come la disco music elettronica, il synth pop, l’industrial, il new beat, la new age elettronica. Inoltre, grazie all’avvento del Commodore 64, nacque la chiptune, stile adoperato per comporre le colonne sonore dei primi videogiochi.

La disco music elettronica vide tra i suoi maggiori esponenti l’italiano Giorgio Moroder, il quale rifacendosi al krautrock tedesco, in particolare ai Kraftwerk, realizzò intere tracce audio col sintetizzatore. Per alcuni, Moroder rappresentò il precursore della musica house, per via delle grandi innovazioni apportate nel campo della stessa disco music elettronica.

Sintetizzatore
Sintetizzatore

Il synth pop nacque dall’integrazione di un altro genere (la new wave) con drum machine e sintetizzatori. Alcuni gruppi new wave come gli Ultravox, ne divennero esponenti non appena riuscirono a procurarsi la strumentazione elettronica necessaria (ciò fu possibile grazie alla progressiva diminuzione dei costi nel tempo). Gli esponenti di punta del genere furono i Depeche Mode, i quali riuscirono ad imporsi al punto tale da riuscire a scrivere un pezzo di storia della musica.

L’industrial fu il genere che più di tutti mostrò un certo legame con la cultura delle avanguardie. Una delle idee alla base del genere era di riprodurre, attraverso la strumentazione elettronica i rumori delle fabbriche.

Il new beat nacque sulla scia dell’industrial e della new wave elettronica. I ritmi di questo genere sono più lenti.

Giradischi per DJ
Giradischi per DJ

La new age elettronica derivò direttamente dalla sua controparte classica. Rispetto a quest’ultima tuttavia, assunse tratti più “commerciali” e melodici, seppur realizzata interamente con strumenti elettronici.

La seconda metà degli anni ’80 fu segnata dall’avvento del giradischi. In teoria questo strumento aveva già trovato spazio nel decennio prima, dove era stato adoperato per alcune sperimentazioni nell’hip-hop (Grandmaster Flash).

Ciò portò alla progressiva affermazione della figura del disc jockey, che, compiendo un saltò di qualità, passò dall’essere considerato un semplice intrattenitore, al divenire un vero e proprio “musicista”. I dj musicisti trovarono spazio nei rave parties, dove si svilupparono due diversi filoni musicali: la house music di Chicago e la Detroit techno.

Questi due generi seguirono strade parallele che portarono, negli anni ’90, alla nascita di stili musicali orientati al commerciale, come l’eurodance, la trance, la techno hardcore, la dubstep, la UK garage, la minimal techno, e la ambient techno (che riprende in parte quel percorso iniziato da Brian Eno). Tutti questi generi fanno uso, ovviamente in modi differenti, di sintetizzatori, di drum machine, di suoni campionati. Si passa dalle sonorità melodiche dell’eurodance, per l’effetto doppler ricreato attraverso la sovrapposizione di sequenze (tramite sequencer o computer) tipico della trance, fino alle linee di basso più marcate della dubstep, e rese più veloci in generi come l’UK garage.

Ritornando all’utilizzo che oggi si fa degli strumenti elettronici in ambito musicale è opportuno aggiungere una terza dimensione al fenomeno. L’affermarsi delle cosiddette netlabel, ovvero le etichette discografiche di Internet e la distribuzione tramite formati digitali, inevitabilmente porta alla conclusione che anche per quanto riguarda la distribuzione, la musica è diventata “elettronica”.

E se proprio uno vuole spingersi oltre, l’ultima frontiera è rappresentata dalle app per tablet che consentono di avere un vero e proprio studio di registrazione virtuale (una cosiddetta “workstation”), dove collegando il proprio strumento è possibile comporre e incidere musica.

Il Sónar dell'anno 2010. E' una manifestazione di musica elettronica, Live Media ed arte multimediale che si svolge annualmente a Barcellona.
Il Sónar dell’anno 2010. E’ una manifestazione di musica elettronica, Live Media ed arte multimediale che si svolge annualmente a Barcellona.

Articolo di Luca Mautone