La tecnologia accompagna ormai tutti i campi delle scienze umane. Ancor più utile si è rivelata in questo periodo di pandemia globale. Il Covid-19 ha bloccato e interrotto tantissime pratiche quotidiane. Il mondo dell’arte in particolar modo ha subìto un danno non indifferente. Se prima eravamo abituati a viaggiare e spostarci per visitare musei, parchi archeologici, ville, teatri ed ogni tipo di meraviglia artistica che grandi uomini del passato ci hanno lasciato, ora siamo privi di tutto questo.

Eppure nemmeno questo è bastato a fermare il potere della cultura. La tecnologia si è così posta anche al servizio dell’arte! Abbiamo la possibilità di fare tour virtuali e poter ammirare le bellezze restando comodamente seduti nella nostra stanza.

Ma passi ancor più grandi sono stati fatti dalla cosiddetta IA, ossia Intelligenza Artificiale, anch’essa ormai approdata nell’arte.

Unire Arte e Intelligenza Artificiale

Accomunare due ambiti così diversi tra loro può sembrare un vero azzardo, ma i risultati avuti sembrano dimostrare il contrario. Ma in cosa consiste effettivamente questo connubio? L’Intelligenza Artificiale avvia una vera e propria rivoluzione. Il suo impiego rende possibile la creazione di opere d’arte contemporanea realizzate attraverso un algoritmo, con l’ausilio di un computer. Ma può questa definirsi vera arte? È naturale avere dei pregiudizi, dopotutto ogni cambiamento, ogni cosa che si discosta da ciò che siamo abituati a definire normale, desta un’iniziale diffidenza.

Nella storia della nostra arte anche la fotografia inizialmente fu respinta dai fautori della vera arte, come qualcosa di artificiale e non autentica. Stesse sorti sono toccate alla video arte. Eppure oggi sono tutte approvate come forme artistiche.

Intelligenza Artificiale come nuova forma di creatività

Il pioniere dell’arte IA o IA art, l’artista tedesco Mario Klingemann, ha riconosciuto addirittura una maggiore originalità all’intelligenza artificiale che all’uomo. Non appare un’affermazione così folle se si tiene conto che molte sono state le opere d’arte create con IA che sono state acquistate in alcune aste. Il risultato finale sembra quindi apprezzato. Altro esempio il primo quadro realizzato con IA art del Il ritratto di Edmond Belamy venduto all’asta.

Le diverse applicazioni dell’Intelligenza Artificiale nell’arte

Si chiama MosAIc ed è un programma di intelligenza artificiale che rileva le connessioni formali e concettuali fra opere d’arte e immagini di diversa natura. Un software innovativo, sviluppato dai ricercatori di Microsoft e del Massachusetts Institute of Technology. Questo è un esempio di associazione di una opera ad altre culture e e ad altre opere (media)

Creare opere d’arte non è la sola funzione dell’Intelligenza Artificiale. Oltre alla creatività contribuisce ad altri importanti servizi. Ad esempio nel 2016 un sofisticato sistema di Intelligenza Artificiale ha aiutato alcuni artisti a ritrarre dei noti personaggi servendosi dei loro scritti privati e pubblici. Alla base di questo sofisticato sistema, c’è l’idea che lo stile del linguaggio rispecchia la personalità, il pensiero, le relazioni sociali e gli aspetti emotivi di ogni individuo.

Ancora più sorprendente è l’uso dell’Intelligenza Artificiale nell’attribuzione della paternità di un’opera. Il sistema è infatti capace di riconoscere l’autenticità di un’opera d’arte attraverso l’analisi delle pennellate usate per realizzare il dipinto. Un esempio è l’uso realizzato dalla Rutgers University e dall’Atelier olandese per il restauro e la ricerca di dipinti.

Un’applicazione più recente riguarda invece il cosiddetto sistema MosAIc creato da CSAIL del MIT e da Microsoft. Esso consiste nell’esaminare diverse opere, appartenenti a culture, artisti, epoche differenti di tutto il mondo, per poter trovare parallelismi o somiglianze. La varietà di analogie che è possibile individuare è molto ampia: vanno dal colore allo stile, dal tema al significato più profondo e recondito dell’opera fino allo scambio culturale sotteso. La vera ricchezza di questo sistema è la scoperta sorprendente di associazioni. Spesso ci sono similitudini celate, che lo stesso autore del manufatto o del dipinto non riusciva a cogliere fino in fondo, in quanto sintesi di influenze provenienti dall’ambiente e dell’epoca in cui era vissuto.

Il dibattito tra vera arte e arte IA continuerà ad essere vivo e acceso nel tempo, finché come ci insegna la storia diventerà un connubio perfetto.