Gestione del rischio

Il manager deve prevedere i rischi che possono influenzare la tempistica di progetto o la qualità del software e prendere dei provvedimenti per evitarli. Esistono 3 categorie di rischi:

  • rischi per il progetto: influenza la tempistica o le risorse del progetto;
  • rischi per il prodotto: influenzano la qualità o le prestazioni del prodotto;
  • rischi economici: influenzano l’organizzazione che sviluppa o acquista il software.

Questo processo continua per tutta la durata del progetto, dopo la situazione è monitorata e giungono nuove informazioni con le quali bisogna rivalutare i rischi.

Attività della gestione dei rischi
Attività della gestione dei rischi

Le fasi per la gestione dei rischi sono:

Identificazione del rischio:

Sono identificati i rischi usando un approccio brainstorming o basandosi sull’esperienza. Si possono verificare rischi:

  • tecnologici;
  • riguardanti il personale;
  • organizzativi;
  • strumentali;
  • dei requisiti;
  • di stima.

Analisi del rischio:

Bisogna giudicare la gravità e la probabilità di ogni rischio individuato. La probabilità di rischio può essere valutata molto bassa, bassa, moderata, alta o molto alta. Gli effetti del rischio possono essere catastrofici, gravi, tollerabili o insignificanti. Una volta valutati bisogna identificare i più significativi: effetti catastrofici e gravi con probabilità moderata in su. Il numero di rischi scelti per il monitoraggio deve essere gestibile.

Pianificazione del rischio:

Per i rischi significativi si cercano strategie per gestirli, possono essere strategie per evitare, di minimizzazione e piani precauzionali.

Monitoraggio del rischio:

Il monitoraggio è la valutazione regolare di ogni rischio per decidere se sta diventando più o meno probabile e se stanno cambiando i suoi effetti. Non può essere osservato direttamente, ma attraverso altri fattori che forniscono indizi.

 

Riferimenti

Libro: “Ingegneria del Software”, di Ian Sommerville, Casa editrice Pearson Italia S.p.a.