Parma è la patria dell’automobile che si guida da sola
Auto che si guidano da sole, basta salire dare la destinazione e via si parte. Niente stress da traffico, si potrà leggere il giornale, guardare il paesaggio e prendersi un bel caffè senza preoccuparsi di nulla. Ormai non è più fantascienza. Sono in tanti che ci lavorano su questo sogno, e negli ultimi mesi si parla tanto della Google-Car e di PR-1 della startup statunitense Cruise e del prototipo Ford presentato al Mobile World Congress di Barcellona 2014. Ma la vera patria dell’auto che si guida da sola è Parma, in Italia.
Il progetto è portato avanti da VisLab, spin-off dell’università di Parma, che ormai lavora da 20 anni nel campo della ricerca degli automatismi della guida. Nel lontano 1998 il centro di Parma mette a punto la prima vettura che percorre 2.000 km in modalità semi-automatica in autostrada e nel 2010 un nuovo veicolo automatico compie un viaggio da Parma a Shangai senza conducente.
La vera sfida è affrontata nel PROUD-Car Test 2013.
“La parte più complessa di questo esperimento è la gestione del traffico reale, sia in ambiente extraurbano (sulla tangenziale di Parma) che in ambiente urbano (nel centro cittadino di Parma). Un elemento che ha notevolmente aumentato la complessità è la necessità di attraversare rotonde (di dimensioni e sagome diverse), sottopassi, passaggi pedonali, e semafori, in quanto queste situazioni articolate richiedono una profonda interpretazione da parte del sistema di bordo.”
La VisLab Driverless Car durante l’esperimento (con i dati del veicolo).
Componenti di bordo
Per gestire un viaggio in modo completamente automatico in centro cittadino, con traffico, pedoni, rotonde, semafori, tunnel e dossi l’auto della VisLab è equipaggiata con un elevato numero di sensori:
- due telecamere frontali per localizzare ostacoli (pedoni, biciclette, altri veicoli) sul percorso, per individuare e interpretare i semafori, per determinare la posizione della segnaletica orizzontale, e per ricostruire il profilo del terreno di fronte al veicolo
- due telecamere laterali e due laserscanner laterali per gestire gli ingressi nelle rotonde
- un laserscanner frontale e due laterali localizzano gli ostacoli laterali (come ad esempio veicoli in avvicinamento, guard rail e lati dei tunnel)
- due telecamere laterali orientate verso la parte posteriore del veicolo per localizzare i veicoli in avvicinamento sulle corsie adiacenti.
Sistema stereoscopico per la gestione degli ostacoli
Dopo che è definito il percorso da seguire, la trattoria è definita usando tutti questi sensori e una mappa GPS. La gestione degli ostacoli viene risolta usando la ricostruzione 3D della conformazione del terreno tramite un sistema stereoscopico, sviluppato dalla stessa VisLab.
Un esempio di ricostruzione 3D: localizzazione di ostacoli e stima del profilo del terreno.
I finanziamenti da dove arrivano?
Il progetto del prototipo BRiVE, nome del prototipo dell’auto, è iniziato nel 2008 e terminato nel 2009 ed è stato presentato ufficialmente alla conferenza mondiale sui veicoli intelligenti, IEEE Intelligent Vehicles Symposium 2009. I principali finanziamenti sono stati ottenuti daERC (European Research Council) e da molti partner, principalmente stranieri.
Ma nel 2014 VisLab ha stretto un accordo con la Magneti Marelli per il “il trasferimento del know-how in soluzioni di prodotto disponibili per applicazioni sulle vetture”. C’è da chiedersi solo perché la nostra industria automobilistica non investe su queste tecnologie e progetti italiani che ormai a breve saranno resi disponibili da tutti sul mercato entro il 2020, secondo alcune previsioni.
Riferimenti
Articolo del Corriere della Sera
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