Se cercate sul playstore l’app LogoQuiz potrete giocare ad indovinare il nome di un’azienda o di un brand solo a partire dal marchio che la rappresenta. Ebbene, sembra essere una sottile indagine di mercato sotto le mentite spoglie di un gioco per cellulari ma a mio parere per un’azienda è un ottimo modo di verificare l’impatto del proprio marchio sul pubblico: se pensate a brand come McDonald’s, Burger King, Nike, Adidas, Puma, Netflix o FIAT il 90-95% di voi saprà esattamente quale sia il logo delle multinazionali sopracitate. Il logo di un brand è come il biglietto da visita per un libero professionista. Più è diffuso e univoco il tuo biglietto da visita più il tuo cliente conosce che servizi può offrire la tua azienda. Per questo è vitale per un’impresa scegliere un marchio efficace per farsi conoscere e ricordare dal pubblico. Ecco alcune linee guida per scegliere il proprio simbolo e diffonderlo al meglio.

Le caratteristiche essenziali di un logo vincenteWeb design a lavoro

Innanzitutto deve rappresentare la tua azienda anche a livello di forme e colori. Basta anche solo una sigla o un simbolo che richiama il marchio. Per citare un esempio famoso, la virgola di Nike esprime l’idea della velocità e della dinamica dello scatto, di un movimento rapido e preciso che ricorda una corsa. È importante non cambiare il proprio logo, una volta scelto, perché ciò potrebbe creare confusione nella clientela e dare l’idea di una mancanza di coerenza con l’andare del tempo. Non copiate il vostro simbolo da altri né simulate quello delle grandi aziende, potrebbe risultare fallimentare e soprattutto vi potrebbero scambiare per la società da cui avete preso spunto per la scelta del marchio e senza volerlo fareste pubblicità alla concorrenza.

Neuromarketing, di cosa si tratta

Secondo diversi studi, così come i volti i loghi hanno la capacità di attivare determinate aree del nostro cervello e dal momento che l’area associativa è strettamente legata al ricordo emotivo potremmo provare emozioni piacevoli o sgradevoli alla vista del logo a seconda dell’esperienza che ci ricorda. Garantire alti standard qualitativi ed avere un logo vincente sono dunque due prerogative fondamentali per un’azienda che funziona e che vuole espandere la propria clientela. Dalle ricerche è emerso anche che delle particolari linee grafiche abbiano un sottile effetto sulla forma mentis del potenziale cliente: ad esempio si è visto che la mela luminosa di Apple stimoli la creatività e il senso di ordine e organizzazione.

Stile grafico, colori e payoff: meno è meglio

Prima ancora dei colori del vostro marchio bisogna aver cura di scegliere le linee grafiche. È meglio optare per qualcosa di classico, semplice e veloce, ma elegante ed immediato allo stesso tempo. Vedere il logo in bianco e nero prima di decidere che colore può rappresentarvi è molto meglio poiché permette di capire se il vostro simbolo può funzionare. Infine, ricordate che ogni colore trasmette una sensazione diversa a livello emotivo attivando una specifica area del cervello. Molte aziende decidono di accompagnare il proprio marchio ad un breve slogan, detto payoff, che dovrà essere sintetico ma efficace, potreste anche puntare sull’ironia per farvi ricordare, oppure basarvi su un gioco di parole o un doppiosenso. Siate professionisti creativi, il vostro pubblico si ricorderà sicuramente di voi.